BBuongiorno a tutti e ben trovati nel mio blog culinario/mammario.
Si guardate, mammario e' proprio il termine giusto. Niente torte o piatti complicati. Qui si deve far mangiare una neonata di due mesi ed una manciata di giorni. Diamoci da fare.
Durante gli splendidi (???) nove mesi della gravidanza, uno dei miei chiodi fissi (leggasi "terrore"), era proprio il fatidico allattamento.
Appena ho saputo di essere incinta (tralasciamo il fatto che due test di gravidanza sono usciti negativi) ho iniziato a pensare a come dar da mangiare al frugoletto che avrebbe abitato con noi. E quindi vai di internet, Google, siti di mamme, forum e blog vari. Volevo arrivare all'appuntamento preparatissima.
La cosa che ho capito documentandomi e' che no. Non sarebbe stato per niente facile.
La prima convinzione che si è radicata nella mia testolina di futura madre infatti, è stata che non sarei mai e dico mai riuscita ad allattare con il mio seno la mia bimba.
Motivi: mi stresso; ho il seno piccolo; non sono stata allattata naturalmente ma con latte artificiale; farà male; io la notte voglio dormì.
Quindi qualche giorno prima del presunto parto vado in farmacia, compro il biberon, latte artificiale e tettarelle di ogni tipo. Qua se deve campa' pensavo sempre nella mia testolina di futura madre. E quando tutti mi chiedevano "la allatterai???" rispondevo che sicuramente no, non ce l'avrei mai fatta.
Una cosa che ho imparato da quando sono una neomamma e' che "se non lo sei, non lo sai". Infatti nessuna delle mie convinzioni di futura mamma si sono rivelate esatte. Nella realtà tutto e' andato al contrario.
Vi racconto.
Ospedale. Primo giorno da mamma. Mattino presto. L'ostetrica mi porta Maria. Mi dice: "signora, deve attaccarla al seno". E io: "no guardi non se ne parla, mi stresso, tanto non ho latte, ho il seno piccolo bla bla bla".
Morale della favola? Dopo tante (sue) insistenze, la attacco al seno e magia. Maria inizia a ciucciare a più non posso.
E non voleva fare altro. Solo stare attaccata in quel modo a me.
Quando sono tornata a casa ho continuato imperterrita ad allattare mia figlia, dandole comunque un po' di biberon, latte humana1 come mi avevano detto in ospedale. E quindi un po' di poppata e un po' di biberon e altra magia. Il latte nel mio seno e' arrivato.
Certo, ve lo dico. Maria ora non mangia solo latte materno. Continua a fare un po' è un po', da sempre. E non per COLPA mia. La COLPA non è di nessuno. Semplicemente la sua mamma produce poco latte, e quel poco che ho glielo dò senza alcuna riserva. Il resto viene integrato col magico latte in polvere. Siamo nel 2014 e siamo fortunati, esiste il latte in polvere signori e signori.
Però non perdiamoci d'animo. Attacchiamo anche al seno i nostri pargoli se ce la facciamo. E se non ce la fate? NON FA NIENTE. Non siete di certo meno madri di quelle che ce la fanno.
Vi ho raccontato la mia esperienza, spero serva a farvi vivere con meno stress un momento importante come quello dell'allattamento, momento da vivere con grande naturalezza, i pupi lo percepiscono.
Fatemi sapere cosa ne pensate, raccontatemi la vostra esperienza.
Un abbraccio da me e dalle gambine di Maria ❤️